GLISPETTACOLI
Due Dozzine Di Rose Scarlatte
Testo teatrale di Aldo de Benedetti - Regia: M. Paganini e S. Farioli
In una coppia fin troppo fedele, la moglie comincia a sentire la voglia di evasione ed organizza una settimana bianca. Il marito ne approfitta per inviare due dozzine di rose scarlatte ad una contessa che aveva chiamato per errore convinta d'aver parlato col fioraio.
L’ingegnere Alberto Verani riceve per errore la telefonata della bellissima contessa Cafiero che, scambiandolo per un fioraio, gli ordina due dozzine di rose scarlatte. Pensare ad un’avventura galante e metterla in atto è tutt’uno: Alberto ordina i fiori e scrive, con la complicità dell’amico Savelli, un intrigante biglietto firmato Mistero. Ma quelle rose finiscono casualmente nelle mani della moglie di Alberto. Da quel momento la vita dei due coniugi si trasforma: lui continua a tempestarla di omaggi floreali per vedere fino a che punto può giungere la sua vanità e la sua infatuazione; lei si innamora ogni giorno che passa di quell’ammiratore misterioso, tanto da modificare il suo stesso stile di vita. Al momento dell’incontro fra i due amanti, Alberto finge di scoprire la tresca e la moglie, colpevole ma ormai innamorata di Mistero, ammette di non amare più il marito e di volere la separazione.
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